L'ampia disponibilità di materiale pornografico ed erotico grazie all'avvento della rete Internet, ha creato nuove malattie e dipendenze, fra le quali la dipendenza sessuale.
Questa dovrebbe essere riconosciuta dalla comunità medica come un disturbo psichico vero e proprio, considerando l'incidenza crescente fra uomini di tutte le età. Un recente studio condotto dai ricercatori della UCLA (Università californiana di Los Angeles), ha redatto un working paper contenente i criteri fondamentali per distinguere i casi nei quali si possa parlare di questo tipo di disturbo.
È Rory Reid, il capo di questo studio, ha guidato un pool di psicologi, psichiatri, terapeuti e sessuologi che è arrivato ad identificare i criteri per diagnosticare un disturbo che riguarderebbe circa il 6% degli uomini italiani.
Questa dipendenza, definita tecnicamente ipersessualità, può essere paragonata alla bulimia in campo sessuale, in forza della quale si consuma un numero spropositato di rapporti sessuali senza soluzione di continuità, senza apparente gioia o piacere e senza alcun legame affettivo con la propria partner.
La dipendenza sessuale che si viene a creare è per certi versi paragonabile alla dipendenza da sostanze alcooliche oppure da sostanze psicotrope, considerando che vengono attivati gli stessi meccanismi e neurotrasmettitori delle dipendenze “più note”.
Il problema coinvolge un alto numero di adolescenti che sono entrati in contatto con un mondo sessuale cibernetico caratterizzato da un'alta disponibilità e da una scarsa responsabilizzazione. I risultati possibili sono 2 ed estremamente distanti l'uno dall'altro: l'anoressia sessuale, ovvero sia un'assoluta astensione da qualsiasi attività sessuale o para erotica, oltre ad una tendenziale incapacità a rapportarsi con esponenti dell'altro sesso, oppure la dipendenza sessuale, ovvero sia l'assoluta incapacità di controllare i propri impulsi sensuali e di dimostrare emozioni e sentimenti ad un livello mentale.
I criteri risultato di questo studio sono stati pubblicati nella nuova edizione della DSM ovvero la Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la più importante fonte scritta su base annuale specializzata in disturbi psicologici, includendo tutte le dipendenze più note come quella dal fumo, dalla droga o dall'alcool.
I criteri ed i sintomi elaborati spaziano dalla ricorrente immaginazione di fantasie sessuali, manifestazioni di vera e propria dipendenza dal sesso per più di 6 mesi non riconducibili ad altre cause, eventi di bipolarità, depressione, sesso utilizzato come anti stress.
Sulla base di uno studio che ha coinvolto più di 200 uomini con problemi mentali legati alla sessualità, si è compreso come più dell'80% di essi fosse affetto da questa insidiosa patologia.
Il 17% di essi ha perso il lavoro a seguito dell'insorgenza di questo disturbo, il 40% ha perso la propria partner, il 28% è stato contagiato da una malattia sessualmente trasmissibile.
I criteri per identificare questa patologia sono la masturbazione ossessiva e continua, un utilizzo sregolato di materiale pornografico, sesso virtuale, prostituzione.
Secondo il pool di specialisti molti personaggi famosi soffrirebbero di questo disturbo ad es. Tiger Woods, Mickey Rourke e Sharon Stone (chi l'avrebbe mai detto!), anzi questi VIP avrebbero manifestato apertamente il loro problema e si sono sottoposti ad un periodo di cura in una clinica specializzata.
La terapia è estremamente variabile a seconda delle concrete modalità di manifestazione ma solitamente si tratta di supporto psicologico, trattamento di sex teraphy, nelle prime fasi terapia di coppia oppure la risposta farmacologica con prodotti contro disfunzione erettile, prodotti calmanti o anti depressivi.