martedì 17 maggio 2016

Meno Porno, più erezioni: come curare impotenza eliminando la pornografia

Come curare impotenza? La domanda che molti uomini si pongono.


La grande disponibilità di informazioni garantita dalla stabilità delle rete Internet, ha reso possibile la comunicazione di saperi, esperienze e conoscenze, rendendo minuscole anche le distanze più ampie e diminuendo gli altissimi costi di spedizione della corrispondenza “materiale”. Naturalmente Internet è anche pieno di materiali dall’utilità discutibile. Viene considerato una sciagura per molti di datori di lavoro che hanno visto scendere la produttività della propria azienda in forza del tempo passato dai propri dipendenti a navigare su Internet.

Per quanto riguarda la sessualità Internet ha rotto le barriere del buoncostume, rendendo disponibile ad un numero potenzialmente infinito di persone grandi quantità (e grandissima varietà) di materiale pornografico. Senza tema di smentita, i siti web più visitati sono le maggiori firme del porno gratis ed illimitato. Solo in Italia 8 milioni di persone visitano quotidianamente i siti pornografici. La percentuale di maschi “giovani” oscilla intorno al 70%, mentre ben il 10% è composto da minorenni.

Come spesso accade, una disponibilità incontrollata di un bene precedentemente scarso (ovvero lo “svago” erotico, causa numerosi problemi di dipendenza nei confronti di soggetti psicologicamente propensi (erotomani o sessualmente deviati) o di persone psicologicamente deboli.


Come curare impotenza: Meno Porno, più erezioni.

Ma quale correlazione diretta esisterebbe fra la pornografia e l’impotenza? La disponibilità di materiale pornografico gratuito e tendenzialmente illimitato, consente all’uomo di avere partner sempre differenti, ovvero di proiettare la propria persona all’interno del video ed immaginare di avere un rapporto sessuale con una persona ogni volta differente. All’inverso, la prospettiva di continuare ad avere rapporti con la stessa identica persona per un lungo periodo di tempo, annichilisce in maniera istantanea la fantasia, l’energia vitale e conseguentemente porta ad uno stato di scarsità di libido, di impotenza e disfunzione erettile che considera “monotona” la prospettiva di fare sesso solo con la propria donna. Questo aspetto non significa necessariamente che non si ami o non si voglia bene alla propria partner, ma è il semplice risultato della frattura insanabile dell’emisfero razionale (che cerca stabilità e serenità in una vita di coppia duratura) e quello primordiale-irrazionale (che come l’animale selvaggio cerca di riprodursi con il numero più alto di esponenti del sesso femminile) della psiche umana.

Una ricerca pubblicata dall’importante rivista scientifica US Journal of Psychology Today, ha mostrato l’incidenza negativa di una fruizione sregolata del materiale pornografico. Più nello specifico l’assuefazione alle immagini “iperreali” della pornografia moderna porta molti uomini (in larga parte giovani) a soffrire di problemi sessuali, come scarsa libido e disfunzione erettile, potendo portare conseguentemente a più gravi disturbi psicologici portati dall’insoddisfazione e dallo stress.

Questa situazione viene chiamata anoressia sessuale, e porta soggetti, generalmente di età compresa fra i 20 e i 30 anni, ad una assoluta insensibilità verso le donne “reali. Il soggetto porno dipendente, è talmente assuefatto dalle continue immagini, da rimanere de-sensibilizzato verso ciò che per millenni era la principale fonte di eccitamento, ovvero i preliminari fra uomo e donna.

Da un punto di vista scientifico, la professoressa Marnia Robinson, autrice e capo-ricercatrice dello studio citato, ha identificato la causa di questa condizione e i soggetti generalmente colpiti da questo problema. I giovani under 30 sollecitano in maniera così continua e sregolata la Dopamina, ovvero il neurotrasmettitore responsabile della naturale reazione ad una sollecitazione erotica, da renderla assolutamente insensibile sul lungo periodo. Riassumendo il concetto scientifico, si tratta di una condizione del tutto paragonabile alle più risalenti dipendenze da alcool o sostanze stupefacenti. Molte le testimonianze di giovani contenute all’interno dello studio, le quali permettono di capire in maniera diretta la situazione e lo stato d’animo di un protagonista: “Guardo porno su Internet da quando ho iniziato la scuola superiore 13 anni fa. Intorno ai 24 anni ho cominciato ad avere seri problemi ad eccitarmi con le donne reali. L’aiuto della chimica, nello specifico del Viagra Generico, mi ha permesso di continuare ad avere relazioni sessuali fino all’età di 29 anni. Da allora in avanti è diventato sempre più difficile raggiungere l’erezione, anche con l’aiuto delle pillole”, questa la sconcertante dichiarazione di un giovanissimo intervistato.

Come dei veri “drogati di sesso”, questi consumatori spesso affetti da disfunzione erettile, necessitano di una dose sempre maggiore di materiale pornografico proveniente da internet per riuscire a stimolare una reazione nella propria mente e nel proprio corpo.

Ovviamente i racconti erotici, come “Le mille e una notte” risalgono alla notte dei tempi, ma la liberalizzazione del mercato, ovvero la possibilità di consumare la propria sessualità a qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi periodo dell’anno, ha determinato un’assoluta catastrofe nella sfera psico-sessuale dei giovani uomini occidentali.

Ovviamente la soluzione esiste, ed è apparentemente facile: per sconfiggere l’eiaculazione precoce dovuta al massiccio consumo di pornografia sarebbe sufficiente staccarsi da esso per qualche mese e permette ai propri neurotrasmettitori di “ricaricare le batterie”, ovvero ricalibrarsi verso una sessualità più corretta e sana. Cionondimeno, è possibile che questo distacco risulti particolarmente gravoso, poiché il cervello può essere talmente dipendente da queste immagini da causare stati di ansia, insonnia, perdita della libido per periodi medio-lunghi ed irritabilità.

Dunque, qual è la soluzione concreta per evitare che la perdita di libido, la disfunzione erettile e l’impotenza causate dalla dipendenza pornografica? Come curare impotenza? L’astensione per un periodo di 6-12 settimane, ovvero per un periodo variabile fra 1 e 3 mesi, sarebbe in grado di riportare i livelli ormonali in quadro e ricalibrare la dopamina.

Naturalmente sarebbe ingiusto demonizzare in toto la pornografia, che al contrario, è stata dimostrata essere un potenziale alleato della solidità di coppia. Un recente studio norvegese condotto su un campione di 400 coppie ha dimostrato che all’interno delle coppie che concordavano con l’utilizzo della pornografia ai fini dell’eccitazione (circa il 15% del totale degli intervistati), il rapporto era molto più solido e la soddisfazione complessiva da un punto di vista sessuale era sensibilmente maggiore.

Ricorda: il porno deve essere un alleato e non un nemico del tuo pene.